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2012.11. / certificazioni energetiche / breve guida

Prima di intraprendere la disamina delle principali differenze fra i maggiori organismi certificatori di edifici operanti in Italia, ovvero CASACLIMA, PASSIVHAUS, LEED ed ITACA, è opportuno conoscere, anche solo sommariamente, i fondamentali parametri di una corretta progettazione di un edificio a bassissimo consumo energetico; tali parametri sono la base dei criteri di certificazione degli organismi suddetti:
- utente: la chiara consapevolezza di chi sia il fruitore dell’edificio è garanzia del funzionamento ottimale del sistema in progettazione;
- sito: una corretta analisi del sito consente di massimizzare gli apporti passivi del sole, contributo del tutto gratuito nell’ambito del bilancio energetico e che comporta una naturale diminuzione del fabbisogno di energia. L’analisi, inoltre, deve evidenziare le situazioni sfavorevoli presenti (venti dominanti, ombreggiamenti, ecc.) sia nella stagione invernale che in quella estiva;
- involucro: la conformazione geometrica, architettonica e materica dell’edificio può contribuire ad ottimizzare e controllare i gli apporti energetici gratuiti (apporto calorico del sole durante il periodo invernale), a proteggere gli ambienti da apporti energetici indesiderati (apporto calorico del sole durante il periodo estivo) ed a evitare dispersione energetiche dall’interno verso l’esterno. Meglio privilegiare edifici compatti in grado di ridurre, a parità di superficie calpestabile, quella disperdente di pareti e copertura, ovvero con un valore basso del rapporto Superfici/Volume;
- impianti: anche un edificio ad energia quasi zero è dorato di impianti; l'alta performance raggiunta con l'involucro lascia come ultimo margine progettuale il corretto dimensionamento e automatismo degli impianti.

Le differenze più rilevanti fra le quattro certificazioni in esame possono essere meglio comprese iniziando una prima suddivisione delle stesse in due gruppi:
- primo gruppo: CASACLIMA e PASSIVHAUS sono legato strettamente al calcolo ed alla valutazione dei risultati di risparmio energetico garantiti dalla costruzione;
- secondo gruppo: LEED e ITACA sono più attente all'ecosostenibilità di tutte le fasi e alle dinamiche di sviluppo di un edificio, partendo sin dalla necessaria scelta di materiali da costruzione che dovranno essere obbligatoriamente muniti di certificazioni adeguate;
quindi, due gruppi con peculiarità ben distinte le quali riflettono le esigenze dei potenziali fruitori: i criteri di certificazione CASACLIMA e PASSIVHAUS trovano spazio, in primis, nel soddisfacimento delle esigenze proprie del singolo utente, mentre LEED e ITACA trovano una diffusione verticale che coinvolge le amministrazioni pubbliche ed i grandi complessi industriali e di terziario, per interessare anche le piccole realtà costruttive.


CASACLIMA


La certificazione CASACLIMA rappresenta uno standard energetico, un marchio che garantisce l'alta efficienza energetica dell’edificio con un conseguente risparmio dei consumi e dei costi di climatizzazione. Il certificato evidenzia il fabbisogno energetico dell’edificio e considera due classi di valutazione: l'isolamento termico dell'edificio e la qualità dell'impiantistica (riscaldamento e raffrescamento). Le categorie espresse nel certificato di CASACLIMA permettono di identificare il grado di consumo energetico di un edificio e si suddividono in:
- CASACLIMA ORO: fabbisogno energetico inferiore a 10 kWh/m2anno;
- CASACLIMA A: fabbisogno energetico inferiore a 30 kWh/m2anno;
- CASACLIMA B: fabbisogno energetico inferiore a 50 kWh/m2anno.
Si tratta di una certificazione divenuta molto popolare, anche se nella sua griglia valutativa vengono analizzati i dati espressi dal progetto e non i reali comportamenti dell’edificio.


PASSIVHAUS



La certificazione PASSIVHAUS richiede il rispetto di alcuni standard che si basano su tre parametri fondamentali:
- consumi energetici;
- livello di comfort termico;
- obiettivo di costi ragionevoli di realizzazione che permettano il rispetto dei consumi energetici e dei requisiti di qualità.
Un edificio realizzato secondo i criteri PASSIVHAUS “consuma” circa il 90% in meno rispetto agli edifici realizzati anche solo un decennio fa e circa il 75% in meno rispetto alle nuove case costruite secondo la regolamentazione termica attuale. Un edificio realizzato secondo i criteri PASSIVHAUS sfrutta il riscaldamento ottenuto tramite fonti di calore passive come la radiazione solare, il calore diffuso dalle persone, l'inerzia termica, ecc..
Requisiti fondamentali sono che la costruzione deve richiedere un fabbisogno di energia per riscaldamento inferiore a 15 kWh/m2 anno, mentre la domanda di energia primaria necessaria per il riscaldamento ambientale, la produzione di acqua calda sanitaria ed il consumo in elettricità non deve essere superiore ai 12 kWh/m2 anno. L'involucro, inoltre, deve rispondere a determinati limiti di tenuta all'aria indicati dallo standard PASSIVHAUS.


LEED e ITACA



Le certificazioni LEED e ITACA hanno come obiettivo la sostenibilità ambientale, sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione e secondo il calcolo ed il rispetto di specifici requisiti. La certificazione LEED nasce negli anni '90, sviluppata dalla U.S. Green Building Council (USGBC), il sistema di certificazione ITACA nasce successivamente come Protocollo approvato dalla “Conferenza delle Regioni e Province Autonome” italiane.
Entrambe le certificazioni si basano su un sistema di rating, suddiviso in macroaree, a cui attribuire un punteggio. Le macroaree soggette a valutazione sono:
- la sostenibilità del sito, ovvero l'abbattimento dell'inquinamento diretto o indiretto causato da un cantiere edile;
- la gestione efficiente delle acque;
- i flussi energetici e di emissioni di CO2 dovuti al riscaldamento e raffrescamento dell'edificio;
- l'uso di materiale riciclato o la cui produzione e trasporto in loco produca il minor quantitativo di emissioni;
- il comfort e benessere degli ambienti (benessere termico, acustico e illuminazione);
- la qualità dell'aria (indoor e outdoor);
- la priorità regionale, ovvero la gestione delle problematiche degli aspetti locali che consentono di ottenere crediti aggiuntivi nelle categorie precedenti.
La stessa certificazione ITACA esamina approfonditamente i criteri di sostenibilità, fornendo uno spettro di quali potrebbero essere i cicli di vita dei materiali e delle opere, le iterazioni col territorio e coi mercati, come ad esempio:
- la qualità del sito;
- l'analisi delle infrastrutture già presenti che avvantaggiano o penalizzano l'edificato;
- il consumo di risorse, ovvero il consumo sia nella fase di edificazione che nel periodo di vita dell’edificio, con particolare attenzione all'efficienza in termini energetici;
- i carichi ambientali (rifiuti, uso delle acque, interazioni con il terreno, ecc.);
- la qualità dell'ambiente interno, del comfort abitativo, della qualità degli impianti, della fruibilità interna degli ambienti anche nel corso della loro vita;
- ecc..
In entrambi gli standard la scelta dei materiali assume un ruolo determinante, ciò comporta anche un necessario orientamento del mercato al fine di garantire la possibilità di acquisto e di ampia offerta.

   
 
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dal 18 ottobre 2014 al 15 novembre 2014 presso il Caffe Bazzini di Bergamo (loc. Longuelo - via Mattioli 14/C) esposizione di quadri e di poesie di Enrico e Paolo Giovanni Trezzi. INAUGURAZIONE il giorno 18 ottobre 2014 - ore 18,45 - con la presentazione del libro di poesie I MIEI VIAGGI di Paolo Giovanni Trezzi
 
 
 
 
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