Testo estratto da: il geometra risponde n. 5 edito dal Collegio Geometri della provincia di Monza e Brianza Il testo integrale è consultabile cliccando sull'icona 'ADOBE' in alto a destra.
L’intervento esposta nell’articolo ipotizza la sostituzione della caldaia murale, oramai vetusta, con l’installazione di una nuova caldaia a “condensazione” da abbinare a pannelli solari termici (o collettori solari). L’impianto proposto, da realizzare su di una villetta monofamiliare abitata da una famiglia composta da 4 persone, si compone nei suoi elementi essenziali di: • collettori solari da posizionare sul tetto (il sole irraggiando il pannello scalda un liquido speciale che cede il calore, tramite uno scambiatore, all’acqua contenuta in un serbatoio di accumulo. In condizioni ordinarie un metro quadrato di pannello solare può riscaldare fino a 100 litri di acqua sanitaria alla temperatura di circa 50°C medi al giorno); • un bollitore; • una caldaia a “condensazione” per portare l’acqua a temperatura ottimale quando vi è minor disponibilità di sole, ad esempio nei mesi invernali. Con un impianto solare termico in condizioni ideali di esposizione si arriva a coprire il 60-70% del fabbisogno di acqua calda sanitaria annuale. Per saperne di più sugli impianti solari termici visita il sito di Legambiente |